Sardegna: un cambiamento che deve continuare

Investire sulle persone, sburocratizzare la pubblica amministrazione. Per contribuire a un modello di sviluppo sostenibile e di qualità per la Sardegna, vogliamo partire dalla nostra visione, che è innanzitutto "sociale": centrata sui bisogni e sui diritti umani e civili delle cittadine e dei cittadini, e non sugli interessi di pochi.

La nostra esperienza ci dice che investire sulle persone, rendendole protagoniste della propria vita, conduce a costruire una società più coesa ed equilibrata, capace di conciliare la crescita economica con la tutela dei lavoratori e l'ampliamento dei diritti di cittadinanza.

Negli ultimi anni in Sardegna sono state sperimentate buone prassi di coprogettazione e partecipazione dei cittadini alle politiche della Regione.

Hanno riguardato le politiche sociali ma possiamo applicarle a molti altri temi: alla scuola, al lavoro, al governo del territorio.

Per continuare a cambiare la Sardegna dobbiamo far crescere la partecipazione dei cittadini, la responsabilità diffusa, la coesione sociale e le pari opportunità.

Così si genera il capitale sociale relazionale, il patrimonio sulla base del quale si rafforza la comunità, si alimenta la fiducia nel futuro, si creano le condizioni per la competitività e lo sviluppo dell'intero sistema economico regionale.

Una moderna amministrazione pubblica deve essere alleata di tale processo, andando incontro alle persone: deve continuare a sburocratizzarsi, anche a livello locale, e prendersi carico dei cittadini così come delle imprese.

Realizzando così un quadro di trasparenza delle informazioni, di semplificazione delle procedure e di pari opportunità all'interno del quale si creano occasioni di crescita e di sviluppo per tutti.

[18 gennaio 2009]

di Marco Espa

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