Il fallimento delle politiche sanitarie del Centrodestra è ormai conclamato. Dopo che l’Assessore Liori ha proclamato ai quattro venti più volte di poter approvare la legge di (pseudo)riforma definitivamente entro il 31 marzo e di procedere quindi con la nomina dei nuovi manager, assistiamo invece ad uno scenario desolante: il testo pasticciato della pseudo riforma giace ancora in Commissione e una parte del centrodestra ha deciso di abbandonare i lavori, spaccando del tutto la maggioranza - dichiarano Marco Espa e Mario Bruno - consiglieri Regionali del PD.
Il Centrodestra è al tracollo, chiuso in un vicolo cieco in cui può solo scegliere se prorogare i Commissari straordinari, ammettendo la propria sconfitta politica, oppure nominare illegittimamente i Direttori generali, visto che la legge proibisce lo spoil system e non è possibile mascherarlo con il ridicolo emendamento all’emendamento fatto a suo tempo con la legge finanziaria del 2009.
È triste constatare che - in un momento così difficile per la sanità sarda in cui sarebbe servito migliorare le riforme lasciate in campo dal centrosinistra e dare risposte ai cittadini - il governo regionale abbia completamente sbagliato strategia e si sia preoccupato solo di procedere ad affossare ciò che di buono era stato fatto negli anni precedenti.
È stato capace solo di protrarre la gestione commissariale e il non governo della sanità, portando così la Sardegna sull’orlo del baratro a causa del deficit record che aumenta ogni anno e che oramai la stessa maggioranza individua come attuale responsabilità della propria gestione. E a pagare rischiano di essere i sardi, con nuovi balzelli e ticket mai visti da sei anni a questa parte o con gli incredibili tagli ai progetti personalizzati delle persone più in difficoltà.
Noi difendiamo e continueremo a difendere la nostra riforma e non faremo un passo indietro.
Mario Bruno
capogruppo Partito democratico
Marco Espa
vicepresidente commissione sanità e consigliere regionale Partito democratico