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La Nuova Sardegna

Marco Espa, il consigliere del Pd più votato a Cagliari, fa un appello a Cappellacci: "Curi bene l’eredità ricevuta".

Cagliari. «Il Pd deve recuperare unità e capacità di progetto, l’elezione di Franceschini è positivo, da cattolico dico che non esiste nessuna prospettiva di grande centro, assolutamente anacronistica, in Sardegna dobbiamo ripartire dal cambiamento indicato da Soru e dal rinnovamento». Lo ha dichiarato il consigliere regionale Marco Espa, rieletto al primo posto nella lista di Cagliari.

Secondo Espa «in Sardegna dobbiamo lasciarci alle spalle l’agonismo del confronto interno degli ultimi mesi e delle elezioni appena svolte, e dedicare tutte le energie a costruire il partito nel territorio e a spiegare la nostra idea di società ai cittadini».

Per quanto riguarda il commissario Achille Passoni, secondo Espa «ha ben operato, potrebbe continuare a dirigere il partito verso il congresso, se non trovassimo altre sintesi in assemblea regionale». Sulla linea del rinnovamento «non bisogna fare passi indietro. Lo stesso Renato Soru deve essere il simbolo autorevole di questo percorso, avere il ruolo di trascinatore, promuovendo il Pd sardo in prospettiva autonomo, a forte valenza identitaria».

La decisione di Soru di continuare a impegnarsi in politica col Pd e in consiglio regionale «è un fatto stategico importantissimo. Tutti gli eletti e i dirigenti del Pd devono ora dimostrare di essere all’altezza delle legittime aspettative degli elettori e dei militanti di proseguire senza indugi nel rinnovamento».

Marco Espa ha infine auspicato che l’antisorismo sia finito. «Conosco il presidente Cappellacci - ha spiegato - e spero che non si lascerà condizionare da chi, nella sua coalizione, cercherà lo scontro a tutti i costi. Non è questo quello di cui hanno bisogno i sardi. Spero anzi che il presidente sappia valorizzare quanto è stato fatto dal centrosinistra in questi 4 anni e mezzo di governo. E’ un’eredità importate, che rivendichiamo con orgoglio. E noi vigileremo perchè non vada dissipata».

23 febbraio 2009


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