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L'Unione Sarda

Proposta di legge: altri 40 milioni per il post alluvione

Arriva un disegno di legge che stanzia 40 milioni di euro: 30 per la messa in sicurezza definitiva del rio San Girolamo e altri dieci come fondo straordinario al Comune di Capoterra per riparare ai danni dell’alluvione strade, marciapiedi e impianti.

Lo hanno presentato ieri mattina i consiglieri regionali Marco Espa e Gian Valerio Sanna. Con una dotazione prevista di 40 milioni di euro il disegno di legge è stato depositato nel Consiglio Regionale della Sardegna per compiere il suo iter istituzionale. «Cittadini associazioni, esperti e amministratori possono dire la loro, l’importante è procedere con urgenza alla discussione in commissione e poi in aula - afferma Marco Espa, primo firmatario - Dopo la positiva legge che ha portato i primi risarcimenti ai privati cittadini ora è il momento dell’altra grande urgenza, ovvero la messa in sicurezza del bacino idrogeografico del rio san Girolamo, come chiedono i cittadini, i tecnici e le associazioni che stanno facendo un ottimo lavoro sul territorio». Un disegno di legge pensato per eliminare o ridurre la paura a Capoterra, quando viene giù la pioggia. «È urgente far uscire gli abitanti del nostro territorio dall’emergenza anche psicologica e dall’angoscia che un simile evento possa ripetersi», aggiunge Marco Espa. Tra le richieste c’è quella di allargare il letto del fiume e, come si legge in una nota stampa, nel caso si debba provvedere allo spostamento di qualche abitazione, tutti i costi devono essere a carico dell’ente pubblico.

Altro punto qualificante è l’informazione: «Bisogna che tutti siano informati in tempo reale di cosa succede durante eventi atmosferici rilevanti anche attraverso un sistema costante di sms lanciati dai ripetitori e che giungano dei cellulari di chiunque si trovi nell’area del territorio di Capoterra. Nel frattempo - riprende la nota stampa - va fatto un serio piano di protezione civile comunale che preveda momenti di educazione, formazione e informazione della popolazione con le più moderne tecnologie a portata di tutti.

Alla fine del percorso, il disegno di legge prevede che il bacino del Rio san Girolamo debba diventare un parco fluviale, un’idea lanciata dall’associazione 22 ottobre. La proposta di legge, come si legge nella relazione, intende provvedere a colmare un indispensabile vuoto normativo in materia di urgenti interventi strutturali per la messa in sicurezza delle aree interessate agli eventi alluvionali nel Comune di Capoterra.(m.g.m.)

Le emergenze: necessario mettere in sicurezza il fiume San Girolamo e spostare alcune case

03 aprile 2009


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