Capoterra. Sì al decreto, rimborsi della Regione per 450 famiglie
L’attesa è stata lunga, ieri mattina il via libera: la Regione ha autorizzato i rimborsi delle somme necessarie ai cittadini alluvionati per ristrutturare le case danneggiate il 22 ottobre 2008. Il decreto, attesissimo, è stato firmato nella sede della Protezione civile regionale e fa scrivere la parola fine al malessere che, giorno dopo giorno, stava per esplodere con una protesta di piazza. Arriva il tanto sospirato aiuto pubblico per le 450 famiglie che dal giorno dell’alluvione hanno dovuto vivere la quotidianità tra parenti, amici e alberghi. Questa disponibilità di denaro, un importo fino a 25 mila euro, è stata accolta come una manna da quanti hanno acceso mutui per ritornare alla normalità.
La firma di ieri darà corso al pagamento dei contributi "ripristino beni immobili", ma anche "ristoro beni mobili" per tutte le persone rimaste escluse o che avevano ricevuto un importo errato. Si inizia subito con il pagamento contributo beni immobili per tutti, tranne per quanti sono oggetto di verifiche ancora in corso in relazione al primo contributo di ristoro, per il quale era già stata firmata una delibera, pochi giorni dopo l’alluvione.
I cittadini avevano fatto la fila davanti alle filiali dell’Unicredit per ritirare l’assegno (qualche migliaia di euro) per ricominciare a vivere e a ricostruire. Mentre in quelle ore scoppiava anche la grana provocata dai tentativi di qualcuno di speculare con una truffa sui rimborsi, sbocciata in denunce, arresti e rinvii a giudizio. Soddisfazione è stata espressa da cittadini, amministratori, sindaco in testa.
«Finalmente il lavoro bipartisan del Consiglio regionale ha dato l’esito atteso », ha sottolineato il consigliere regionale Marco Espa. «Ora spetterà al Comune, non appena ricevuti i fondi, dar corso ai pagamenti. Il prossimo passo riguarderà il disegno di legge per gli Interventi strutturali di messa in sicurezza dell’area. Chiedo che il progetto di legge sia subito esaminato dalla commissione competente e portato in aula. La messa in sicurezza del Rio San Girolamo è ancora un’emergenza. L’autunno 2009 viene aspettato con angoscia da tutta la popolazione. Sono migliaia le persone che temono, in mancanza di grandi opere, il ripetersi delle inondazioni. I lavori devono iniziare subito »