Il Pdl strumentalizza la richiesta dell’azienda di Soru
Il Pdl, con il vertice del suo gruppo in Consiglio, tenterebbe di sviare l’attenzione dell’opinione pubblica sul caso eolico. E invece di rafforzare la richiesta del centrosinistra di chiarezza e di discussione pubblica in Consiglio, condividendo la preoccupazione di in- filtrazioni mafiose attraverso la produzione di energia dall’eolico, metterebbe sullo stesso piano un’impresa sarda con quelle della Penisola. A sostenerlo sono i consiglieri del Pd Marco Espa, Pietro Cocco e Gianvalerio Sanna.
L’accusa. «È sconcertante la strumentalizzazione che la maggioranza fa della richiesta fatta da Tiscali al Cacip per l’assegnazione di un’area tra quelle già destinate alla produzione di energia da fonti rinnovabili, per installare 4 pale eoliche al fine di produrre parte dell’energia necessaria alle proprie attività aziendali - sostengono - le accuse di speculazioni affaristiche che sono state rivolte dal Pdl a Soru fanno rabbrividire perché fortemente irresponsabili.
Vogliono che l’azienda chiuda? Farebbe piacere a qualcuno? Queste accuse sono veramente preoccupanti e irresponsabili, perché il centrodestra attacca un’azienda isolana che continua a dare lavoro a mille persone».
Aziende sarde. Secondo i consiglieri Pd, le prese di posizione del capogruppo Diana e della vice De Francisci sarebbero da ricollegare all’avversione nei confronti di un avversario politico come Soru: «In questo momento di recessione generale, che vede altissimo il tasso di disoccupazione, che vede tutti impegnati nella salvaguardia di un solo posto di lavoro, il Pdl vorrebbe a mettere in crisi un nucleo produttivo importante come Tiscali, soltanto perché è riconducibile a una parte politica piuttosto che a un’altra. Noi non lo faremmo mai: le aziende sarde sono da salvaguardare, a qualsiasi parte politica siano riferibili».
(a. mur.)