Sulla riforma, l’opposizione annuncia ostruzionismo in Consiglio
Sanità, buchi di bilancio, accuse e rivendicazioni. La riforma del centrodestra non piace al Pd, la replica dell’assessore è circostanziata mentre i Riformatori rimandano le accuse al centrosinistra.
L’attacco. Nell’iter della riforma sanitaria in commissione Sanità del Consiglio, il Pd annuncia «ostruzionismo». I consiglieri del Pd Marco Espa e Pierluigi Caria e il capogruppo Mario Bruno ritengono che vi siano diversi problemi in quella che viene chiamata una «pseudo riforma sanitaria, rispetto alla quale sono pronti più di 200 emendamenti in Commissione che difendono le riforme fatte nella precedente legislatura». «Nella maggioranza - sostiene Espa - c’è uno stato confusionale che niente ha a che vedere con il benessere dei cittadini». Secondo il Pd ci sarebbe un «tentativo di ospedalizzare tutta la sanità, riducendo le risorse del territorio», mentre per Caria «vi è il rischio che la spesa sia senza alcun controllo».
La replica. «Il Pd sollecita chiarezza sulla sanità e non intendo disattendere la richiesta», dice l’assessore della Sanità, Antonello Liori, «correva l’anno 2005, quando in piena era Soru-Dirindin, si registrò un importante disavanzo (oltre il 7%), che costrinse la Giunta a concordare con lo Stato il Piano di rientro 2007/09. E correva ancora l’era Soru-Dirindin quando, nonostante l’impegno preso con lo Stato, il disavanzo raddoppiato: dai 115 milioni di euro del 2007 ai 184 milioni del 2008, fino ai 225 milioni del 2009 (dato non ancora definitivo). Aumento della spesa che, peraltro, non corrisposto ad un miglioramento del servizio offerto».
«Nell’era Cappellacci- Liori, iniziata nel marzo 2009, nulla è stato cambiato di questo Piano», sottolinea l’assessore, «anzi si cercato di porre rimedio ad una fase difficile per la Regione, a forte rischio di commissariamento». Fra i provvedimenti, dice Liori, la sostituzione dei manager delle Asl, che avevano «contribuito a questa situazione», intimando ai nuovi commissari di cominciare una gestione razionale e virtuosa della cassa.
I Riformatori. «Sconcertante è la decisione annunciata dal Pd di fare ostruzionismo», dicono i consiglieri Pierpaolo Vargiu e Franco Meloni, «il Pd vive su un altro mondo, non ci si rende conto dello scadimento della qualità dell’assistenza, che necessita di interventi riformisti urgenti e coraggiosi». Secondo Vargiu e Meloni «il Pd finge di ignorare il disastro della sanità sarda, di cui grande responsabilità ha avuto la gestione Soru-Dirindin, che non è stata in grado di correggere storture del sistema, ulteriormente incancrenite negli anni». (e. p.)