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L'Unione Sarda

Il centrosinistra: mancano 25 milioni. Replica l'assessore Liori: propaganda demagogica
«Fermate i tagli per i disabili gravi»

«Il taglio di 25 milioni all'anno del finanziamento sui progetti personalizzati di assistenza domiciliare per i disabili gravi si giustifica solo con l'esigenza di fare cassa». Fa la voce grossa l'opposizione in commissione Sanità, nel denunciare la riduzione - da 116 a 91 milioni in un anno - dei contributi sanitari. «Eppure», hanno detto i commissari d'opposizione «il sistema adottato dal 2000 in poi fa risparmiare parecchio alle casse pubbliche rispetto ai ricoveri nelle Rsa» (residenze sanitarie assistenziali).

La legge. Il 15 dicembre scadrà il termine di presentazione delle domande, ma i criteri approvati dalla Giunta il 18 ottobre porteranno a una drastica riduzione del sostegno previsto dalla legge nazionale 162 del 1998, «che in Sardegna è stata attuata in un modo che altrove invidiano». Secondo il Pd e l'Idv, che hanno elaborato una proiezione su cosa accadrà con i tagli, solo una piccola parte dei beneficiari vedrà l'assegno invariato o in crescita. Per il resto i contributi si ridurranno con le punte massime del 93 per cento e di diecimila euro.

La protesta. «L'attribuzione dei punteggi penalizzerà i più giovani», ha spiegato Marco Espa (Pd), vicepresidente della commissione Sanità. «Complicando le procedure si tenta di escludere la fascia di età da zero a tre anni e si obbliga tutti a richiedere un certificato medico a pagamento. Saranno colpite le famiglie con più di un disabile perché è stata esclusa la priorità di finanziamento lasciando inalterato il contributo massimo di ventimila euro, le persone con alta gravità (tra 80 e 90 punti) subiranno un taglio di 1.500 euro».

Posto persi. Il centrosinistra ritiene inoltre che non potranno più lavorare 2.500-3 mila operatori sanitari e accusa la Giunta di non mettere in campo adeguate iniziative di lotta agli abusivi o falsi invalidi. Il capogruppo del Pd Mario Bruno accusa: «Non si può fare cassa sulla pelle dei disabili». All'attacco anche Sinistra ecologia e libertà: «Critichiamo i tagli alla 162, legge che sostiene gli ultimi per realizzare percorsi di vita accettabili», dichiara il portavoce Antonio Attili: «La vecchia normativa aiutava 28 mila persone, che saranno ora penalizzate». Delibera inaccettabile anche per Luciano Uras (Sel): «I tagli colpiscono, come sempre, le fasce più deboli della popolazione».

La giunta. Pronta la risposta dell'assessore della Sanità Antonello Liori: «È deprecabile l'utilizzo delle categorie più deboli per realizzare una strumentale campagna di propaganda politica basata su dati inesatti dai forti toni demagogici ed offensivi. Partiamo dallo stanziamento ricordando che è lo stesso dello scorso anno, senza alcun taglio. Comunque, i 91,5 milioni di euro stanziati quest'anno sono superiori alla cifra messa a disposizione per la 162 nell'ultimo anno della Giunta regionale Soru: 64,8 milioni di euro. I punteggi ai piani vengono attribuiti attraverso due parametri stabiliti dalle due schede (salute e sociale), perciò», conclude Liori, «non ritengo possibile che possano essere i piani delle persone in situazione di alta gravità a essere eventualmente ridimensionati».

SERGIO ATZENI

29 ottobre 2010


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