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Chi sono

Marco con la sua famiglia in una foto di 10 anni fa

La famiglia, il lavoro, l’impegno sociale e politico

Nato a Cagliari il 22 settembre 1961, Marco Espa è innanzitutto il marito di Ada e il padre di Chiara. È da loro e con loro che nasce l’impegno per il sociale e nella politica attiva.

È funzionario presso la Corte dei Conti - Sezione di Controllo per la Regione Sardegna, con competenze soprattutto sul controllo dei piani di finanziamento in favore di imprese e cooperative giovanili e sul controllo di gestione delle attività della Pubblica Amministrazione.

Attualmente è consigliere regionale. Fa parte della Commissione consiliare permanente Autonomia e di quella Sanità e Politiche Sociali.

È autore del libro «i Nuovi Eroi», edizioni Erickson di Trento, e regista di documentari e videoinchieste come «Nero e Bianco» e «Il valore della diversità, domande al popolo zingaro».

L'impegno nel sociale

No all'assistenzialismo: diritti e non favori

Da molti anni Marco è attivo su diversi fronti dell'impegno sociale, ma ricorda sempre di non essere un "buon filantropo": tutto parte dalla sua vita concreta ed esperienza personale e familiare. Per questo si impegna e ottiene risultati per ciascuno e per tutti.

Un esempio di questa capacità è la legge 162 del 1998, di sostegno alle persone con disabilità grave e in situazioni estreme e alle loro famiglie, di cui Marco è stato promotore e tra i protagonisti delle battaglie per la sua attuazione. Nel 2000, in Sardegna, per la legge 162 non c'erano risorse a disposizione, mentre oggi sono quasi 20 mila i progetti personalizzati finanziati: con 230 milioni di euro complessivi stanziati in questi anni, la Sardegna è diventata la prima regione in Italia per le risorse destinate alla 162.

Un grande sostegno per le famiglie di tutti i comuni della Sardegna, ma anche un contributo alla crescita delle cooperative e dei professionisti del sociale, con circa 8 mila posti di lavoro creati in pochi anni in tutta la regione.

Concretezza, non chiacchiere

Cose fatte e risultati ottenuti nell'impegno sociale e nell'attività politica

Agli inizi degli anni '90 Marco ha cofondato con altri genitori in Italia e in Sardegna l'ABC, Associazione Bambini Cerebrolesi e ne è stato il presidente fino agli inizi del 2008: essendo diventato consigliere regionale ha deciso di dimettersi lasciando la carica.

«È un atto non dovuto - aveva dichiarato - ma per me eticamente obbligatorio: non intendo influenzare l'ABC nella sua indipendenza di giudizio critico nei confronti di chi governa la Sardegna, né posso essere il consigliere regionale di un'associazione: devo "essere" per tutti».

Membro dell'Osservatorio Ministeriale per l'integrazione scolastica.

Da genitore Marco ha combattuto con successo le battaglie per:
- il diritto alla piena integrazione nella scuola degli alunni con disabilità, con i ricorsi vinti in tribunale contro la soppressione dell'insegnante di sostegno;
- il diritto alla libera circolazione di tutti, vincendo gli assurdi limiti delle compagnie aeree per i viaggi delle persone con disabilità;
- l'emanazione della legge sui congedi parentali per le mamme e per i papà.

È uno dei protagonisti del delicato dibattito nazionale sull'eutanasia e sulla richiesta della legge per il testamento biologico.

Eletto consigliere comunale di Cagliari nel 2001 e nel 2006, ha richiesto il risarcimento del danno ambientale per il ripascimento del Poetto, ha promosso la richiesta di restituire alla città le aree gravate da servitù militari, ha denunciato l'incompatibilità etica dei consiglieri comunali nell'attribuzione di finanziamenti a organizzazioni da loro presiedute.

In consiglio regionale sono state concretizzati gli obiettivi che si è posto nel 2004: la creazione della rete pubblica delle assistenti familiari badanti, il raddoppio delle risorse per i servizi alle persone, interventi per prevenire l'istituzionalizzazione dei nostri cari o farli rientrare in famiglia.

Firmatario dei disegni di legge sulla Famiglia, sulla modifica dei tempi delle città a sostegno delle donne, per la sospensione delle indennità e di tutte le prerogative accessorie dei Consiglieri regionali nei casi di incompatibilità con altre cariche. Ultimamente Marco ha richiesto il ricorso alla Corte Costituzionale della Regione contro il Decreto Gelmini e i suoi tagli, in difesa della scuola sarda.

Siti di riferimento
- Consiglio regionale della Sardegna
- Consiglio comunale di Cagliari


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