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L'intervento di Marco Espa in Consiglio Regionale contro la manovra finanziaria di tagli nazionali e regionali - 29 luglio 2010. Il sottosegretario Vegas ha dichiarato che lo Stato non intende versare i più di 2,6 miliardi di euro delle entrate tributarie proprie della Sardegna....(la famosa vertenza entrate della scorsa legislatura, vinta e concordata con il governo Prodi)... da non credere... e da andare subito a Roma!
Video dell'intervento - prima parte
Video dell'intervento - seconda parte
Continuazione della discussione generale del disegno di legge: "Disposizioni nei vari settori di intervento (collegato alla manovra economica-finanziaria 2010-2013)" (78/A)
Presidente.
L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 78/A.
E' iscritto a parlare il consigliere Espa. Ne ha facoltà.
Espa (P.D.).
Presidente, oggi due notizie. La prima lei l'ha detta, abbiamo fatto la commemorazione, è una brutta notizia che arriva da lontano per il lutto di questo nostro conterraneo che ha perso la vita difendendo la nazione, difendendo l'Italia, facendo il suo dovere e quindi è sicuramente una notizia che ci rattrista. Un'altra notizia che ci rattrista molto - io lo dico perché forse è legata anche alle nostre vicende di cui parliamo con questo collegato - è la notizia che l'Assessorato dei trasporti della Regione Sicilia gestirà probabilmente per sempre i traffici navali della Sardegna per i prossimi anni. Come avete saputo l'Assessore della Regione Sicilia sarà quello che farà da riferimento e deciderà le sorti dei nostri viaggi, delle linee per la Sardegna e da oggi in poi appunto avremo come interlocutore l'Assessore della Regione Sicilia. Non mi sembra una notizia particolarmente positiva.
Veramente mi sembra che abbiamo perso un'occasione, verrebbe veramente da gridare allo scandalo per questo e credo che questo ci faccia riflettere sulla nostra forza e sul nostro potere di contrattazione nei confronti dello Stato.
(Brusio in aula)
Presidente.
Mi scusi, onorevole Espa. Io vorrei pregare i colleghi di consentire all'onorevole Espa di svolgere il suo intervento senza questo sfondo poco gradevole. Prego.
Espa (P.D.).
La ringrazio, Presidente. Volevo un po' stigmatizzare quello che è stato detto, adesso il centrosinistra ha fatto una conferenza stampa. I colleghi della Commissione bilancio ci hanno ricordato come il sottosegretario Vegas ci ha detto che non riconosce l'onere di 2 miliardi e mezzo di euro dei nostri soldi - mi piace sottolinearlo - mentre nel frattempo ci scarica completamente le nostre, e io lo voglio sottolineare, le nostre risorse. Ecco, su questa questione il collega Porcu ha detto all'inizio di questo dibattito: "Dobbiamo andare a Roma, dobbiamo essere tutti lì". Forse è stata considerata una battuta. Io non credo che questa sia una battuta, anzi credo che sia un'emergenza importante, credo che noi dobbiamo permetterci di pensare che queste risorse che il sottosegretario Vegas - veramente mi sembra di pensare alle battaglie spaziali che vedevamo da bambini nei cartoni animati, io non so se lui veramente è il cattivo che vuole andare contro Goldrake, veramente mi viene da pensare questo -, cioè la questione è che questa eliminazione dei nostri 2 miliardi e mezzo di euro, questo tentativo avrebbe bisogno di una ribellione subito. Io purtroppo non posso che parlare di ribellione e non posso dire che basta l'iniziativa, diciamo così, mettere in campo una diffida, che sicuramente va fatta, ma non basta! Io credo che il nostro dovere, anche dei consiglieri regionali, è di essere subito in campo per protestare davanti a queste affermazioni, subito andare a Roma per dire che questa cosa è uno scippo che ci riguarda tutti.
Io lo dico perché come sapete io sono molto spesso monotematico, faccio interventi molto legati alla dimensione della sanità e del sociale e non mi dispiace ripetermi su questi argomenti, dire che cosa c'entra l'economia, che cosa c'entra il nostro reddito, che cosa c'entrano le nostre risorse rispetto al benessere dei sardi e non parlo solo della mancanza di stipendi che ci sarà, dell'emergenza che può esserci in questo momento per tutte le persone che sono in situazioni di difficoltà, non solo nel lavoro, non solo nei vari settori dell'economia, non solo gli enti locali che avranno minori entrate, ma lo dico proprio per le persone per le quali noi ci siamo permessi forse dei lussi; vengono considerati dei lussi, io non credo siano dei lussi, ma sia riconoscere diritti di cittadinanza a persone in situazioni veramente difficili.
Qualche giorno fa siamo stati a una manifestazione che riguardava una categoria particolare di persone estremamente in difficoltà e sono appunto persone malate di SLA. C'era l'Assessore della sanità, l'onorevole Liori, alcuni di noi consiglieri sono stati invitati a entrare all'incontro con l'Assessore e con i malati di SLA, è stato un incontro particolarmente intenso e ci siamo bloccati su che cosa? Ci siamo bloccati sul fatto che l'Assessore diceva: "Sì, il progetto è giusto ma non abbiamo le risorse. Sì, il progetto può essere compatibile ma dobbiamo ragionare per capire quali sono i calcoli". Qualcuno di noi ha detto: "Ma noi come facciamo a non soccorrere un ferito in mezzo alla strada? Come facciamo a preoccuparci del fatto che quella persona è in una situazione critica e noi non possiamo preoccuparci del fatto che se lo soccorriamo sporchiamo la macchina... noi lo facciamo!". Noi soccorriamo le persone che sono in situazione estrema come, lo sappiamo tutti, le persone in certe condizioni, la SLA è uno degli esempi più clamorosi. Tra l'altro è una battaglia civile che loro fanno senza chiedere altro che un diritto alla vita, non chiedendo altre questioni. Io ricordo che abbiamo fatto un grandissimo dibattito sui temi dell'eutanasia a livello nazionale. Ecco, queste persone non chiedono di essere fatte fuori, chiedono di poter vivere 24 ore su 24 assistite in maniera dignitosa, poter fare il resto della loro vita in maniera dignitosa. E cosa si è detto? Si è detto: "Non sappiamo come fare per le risorse".
(Brusio in aula)
Su questa questione, io lo ripeto e chiedo al Presidente se magari possiamo un attimo...
Presidente.
No, no, scusi onorevole Espa.
Espa (P.D.).
Dicevo, su questa questione la risposta è stata, davanti anche alla nostra affermazione di dire le persone vanno soccorse subito, dice: "Va beh, ma questa è demagogia". Lo dico non per polemica, lo dico perché è successo così. Allora, qual è la demagogia? Come si evita la demagogia? Si evita con il fatto che noi dobbiamo avere le nostre risorse perché poi le persone che sono in situazione di difficoltà non avranno il loro diritto alla vita, perché se lo Stato ci dice: "Vi riconosco le competenze, quindi vi dovete far carico degli oneri"- come ha detto, appunto, il nostro Vegas - "vi riconosco gli oneri e le competenze, ma nel frattempo non vi do quello che è vostro", noi stiamo mettendo in crisi anche queste persone. Non ci possiamo permettere il lusso, e lo dico con ironia, di dare l'assistenza di qualità a persone che chiedono di vivere.
Lo dico perché sono cose direttamente interessate. Non è che aumentiamo la spesa sociale. Noi con le nostre risorse che sono nostre possiamo permetterci cose che magari altre regioni non si permettono, ma noi lo facciamo per i diritti delle persone in questa situazione. Questo lo dico perché dobbiamo essere coscienti che questo allarme che noi stiamo mettendo in campo, perché il nostro timore è che questi soldi non arriveranno mai e che voi state cercando con questa manovra di dare un rimedio a questa situazione sapendo che poi le risorse il Governo non ce le darà, e per questo noi invitiamo tutti quanti, voi e noi, ad essere presenti e a protestare con vigore rispetto a questa situazione, io dico solamente quali sono gli oneri aggiuntivi di questa disgraziata manovra nazionale che si chiama D.L. 78, come la nostra. Già questa è una coincidenza incredibile: il D.L. 78 in Parlamento, la manovra dei tagli del Governo, è uguale alla manovra dei tagli della Regione Sardegna, D.L. 78 uno e D.L. 78 l'altro.
L'altro giorno c'è stata, ricordo, l'iniziativa di tutti noi consiglieri con il primo firmatario l'onorevole Capelli che protestava per un clamoroso atto di macelleria sociale, andare a colpire le persone malate di AIDS, che oggi sarà ratificato nonostante la nostra protesta unitaria. Io voglio ricordare come l'assessore Rambaudi, che è il coordinatore di tutti gli assessorati del welfare a livello nazionale, ci ricorda come stanno crollando le assegnazioni alle regioni, compresa la Sardegna in questo caso, sulle politiche sociali dimezzate rispetto al 2004 e quanto questi stanziamenti l'anno prossimo crolleranno ancora di più, quindi arriveremo ad avere risorse che il Governo nazionale manderà, sempre appunto dimezzandole, intorno ai 700 milioni di euro per tutte le regioni italiane. Allora, mi metto a pensare che cosa vuol dire poi il non rifinanziamento del fondo sociale o i tagli ai comuni di cui abbiamo saputo.
Cosa vuol dire che avremo mense e dormitori per i senza fissa dimora che verranno chiusi? Avremo attività e prevenzione di contrasto alle tossicodipendenze che cesseranno? Accoglienza per minori stranieri non accompagnati, parlo dei casi ovviamente che tutti diciamo: "Ci mancherebbe altro", che non potremo più fare oppure i processi legati alla riforma carceraria, gli sportelli degli immigrati, i servizi sociali che sono a carico degli enti locali che subiranno i tagli? Allora, questo, come dire, è una sommatoria rispetto ai tagli che ci saranno per noi, questo è l'allarme che noi sentiamo di dire forte.
Ecco, io dico con molta semplicità, in più mi dispiace pensare a tutto il discorso clamoroso che riguarda il mondo della scuola, quindi i tagli che ancora una volta il Governo nazionale ci dispensa in maniera assolutamente incredibile e noi, lo dico perché qui c'è stato un dibattito molto approfondito, condiviso anche dalla maggioranza, noi l'accordo che siamo riusciti a chiudere, abbiamo chiuso un accordo Baire-Gelmini dove abbiamo messo noi 20 milioni e la Gelmini nulla! E qui c'è stata una mozione, sulla quale noi ci siamo astenuti, ma della vostra maggioranza, che voi avete detto: "L'accordo va rimodulato". Con noi non potete fare questo gioco Stato nazionale, non potete dire: "Noi mettiamo i soldi e poi firmiamo l'accordo", l'avete detto voi e che cos'è successo? Nulla! L'accordo è rimasto lo stesso, non c'è stata nessuna modifica e tutto è fermo.
Questo davanti al vostro ordine del giorno, io lo voglio ricordare che quest'anno la mattanza sociale del Governo nazionale ci colpirà ancora anche su questo e questi servizi chi avrà tra di noi la faccia di dire: "Noi non li faremo, non daremo una mano agli insegnanti" parlando di diritti oppure alle categorie di cui ricordo i minori, i tossico dipendenti? Saranno tutti a carico nostro, la gente si ribellerà contro di noi, o verrà qui a chiedere il conto, non andrà solo a Roma perché quello è un passaggio difficile, sarà da noi che verrà a dire: "Vogliamo le risorse, vogliamo i soldi". Questo ce lo dobbiamo dire in maniera estremamente chiara.
Ecco, io credo che da questo punto di vista veramente stiamo sfiorando, lo dico con una parola grossa, il limite di toccare i diritti umani delle persone perché questi tagli, questa situazione che ci crea una difficoltà così importante la dovremo pagare noi. La cosa che a me piace ricordare ogni tanto è il discorso legato a tutta la battaglia incredibile che il Governo nazionale ha fatto contro le persone con disabilità. Se vi ricordate è uscita fuori questa storia dei falsi invalidi e c'è stato un clamoroso eco da parte di Tremonti che in maniera, io lo devo dire, abbastanza razzista ha detto: "Questo è un Paese che ha 2 milioni e 700 mila invalidi; 2 milioni e 700 mila invalidi pone la questione se un Paese così può essere ancora competitivo".
Purtroppo devo dire che affermazioni simili nel 1930 le aveva fatte un ministro tedesco. Oggi abbiamo un ministro tedesco dell'economia in Germania che è una persona con disabilità e non credo che Tremonti sia in grado di andare al suo tavolo e dire: "Non ci possiamo permettere gli invalidi perché gli invalidi non sono una risorsa, non possono essere una risorsa per il nostro Paese".
Lo dico per la mentalità strisciante che colpisce i ragionamenti che vengono fatti a livello nazionale, lo dico qui, ne approfitto per dire... mi piace ricordare che in realtà la spesa per le pensioni, per l'assistenza degli invalidi civili è di 16 miliardi di euro a livello nazionale, facciamo una chiarezza per smitizzare queste stupidaggini che sono state dette a livello governativo, ed è l'1 per cento del PIL. Io vi voglio dire: sapete quanto si spende per l'invalidità in Svezia? Il 4,5 per cento, noi l'1 per cento! In Danimarca quanto si spende? Il 4,2 per cento. In Olanda il 2,3 per cento. Nel Regno Unito il 2,2 per cento. In Portogallo il 2,4 per cento. In Polonia l'1,7 per cento. La Slovenia l'1,9 per cento. L'Ungheria il 2,1 per cento. La Francia l'1,8 per cento. La Germania l'1,7 per cento. Il Belgio il 2 per cento. Allora, queste chiacchiere che servono a puntare... siamo tutti contro i falsi, bisogna fare le indagini, siamo d'accordo, però dire una cosa del genere, dire "ci possiamo permettere il lusso", così viene detto, "di dare un diritto di cittadinanza alle persone in situazione difficile"? Abbiamo visto che fine hanno fatto le persone con AIDS, tagliate le loro indennità.
Oggi si chiuderà questa partita sul quale tutti noi abbiamo protestato, gli Assessori alle politiche sociali stanno dicendo le cose che stanno dicendo ma, come dire, si aumenta lo stigma nei confronti delle persone in situazioni di difficoltà, fossero stranieri, fossero persone con disabilità, persone malate, perché alla fine dobbiamo giustificare anche moralmente perché stiamo facendo i tagli o almeno cerchiamo di far credere anche alle classi dirigenti regionali, anche ai Consigli regionali che sono battaglie giuste, mentre non è così, mentre è il fallimento della politica! Per questo continuo a pensare che bisognerebbe veramente mettere in campo una protesta per farci dire adesso politicamente, per farci dire dal Governo che cosa vuol dire che ci vogliono dare le competenze e non ci vogliono dare i nostri soldi, i nostri soldi, non i soldi che provengono da altre situazioni. Questa credo sia una battaglia che noi dobbiamo fare, io per esempio, lo dico in maniera molto semplice, noi abbiamo anche presentato degli emendamenti, è un fatto collaterale, però per me abbiamo visto una manovra che è stata presentata all'inizio, prima degli emendamenti, dei tagli che avete fatto, che noi riteniamo assolutamente inutili, per esempio, la soppressione dell'articolo 4 che avete voluto in Commissione. Dice: "Vabbè, non abbiamo i soldi, ci sono minori entrate".
Ma, io voglio capire, davanti a questo quadro che meriterebbe una ribellione nostra e una presenza a Roma, io voglio sapere perché noi dobbiamo rinunciare - parlo delle cose che avete proposto voi, non le abbiamo proposte noi, perché la finanziaria, il documento iniziale era il vostro - perché dobbiamo rinunciare a dare l'esenzione alle comunità socioeducative integrate per minori, case famiglia e comunità di pronta accoglienza e comunità di sostegno, dobbiamo garantire il reddito zero per quanto riguarda la spesa sanitaria, ciò considerarli di fascia C? Perché dobbiamo tagliare questi 400 mila euro, mi chiedo? Oppure perché noi dobbiamo sopprimere l'idea giusta che c'era prima di togliere 600 mila euro per aiutare il servizio di volontariato civile? Voi sapete che esiste un finanziamento nazionale che non basta e la Regione aveva deciso di dare una mano d'aiuto ai sardi che fanno servizio civile, ma è stato tagliato dalla vostra manovra! Ma perché dobbiamo tagliare? Perché il Governo ci mette alla frusta? Perché non siamo in grado di capire che questi sono servizi, non sono lussi, sono cose che per noi sono indispensabili? La qualità della vita delle persone e il miglior sostentamento della vita delle persone riguarda i processi economici, non riguarda il buon cuore, non riguarda la carità, riguarda veramente i processi di qualità della vita della persona che mettono in moto meccanismi. Le persone rimangono risorsa.
Ma perché dobbiamo tagliare, mi chiedo, anche, 1 milione di euro per l'assistenza penitenziaria? Mettiamo 1 milione di euro e lo tagliamo! Siamo una nazione civile, siamo una regione, lasciatemi dire, perché la nazione è civile, ma il Governo ogni tanto è proprio incivile? Allora, questo milione di euro per la sanità penitenziaria l'abbiamo tagliato, io dico, perché? Perché il Governo ci sta mettendo le mani al collo? Penso che prima di farmi soffocare mi ribellerò! Ma poi, perché dobbiamo tagliare una modifica che era stata inserita, molto semplice, che parlava di riconoscimento del ruolo di educatore nei percorsi di inclusione per quanto riguarda... riconoscerlo a tanti lavoratori che hanno lavorato nei servizi socioassistenziali in questo periodo di cui c'era dopo una trattativa che avevate fatto anche con i sindacati, abbiamo tagliato all'articolo 4 anche questa norma.
Io voglio sapere, meno male che, come dire, con un colpo di intelligenza che tutti quanti... noi abbiamo protestato, voi avete deciso di ritirare il taglio che c'era stato sulla legge numero 162 su cui dovremo aprire un grandissimo dibattito rispetto al fatto che questa situazione è una situazione estremamente virtuosa, il famoso lusso che noi ci possiamo permettere, che ci vogliamo permettere, come ci dovremmo permettere il lusso, che non è un lusso, ovviamente, lo dico ironicamente, nel riconoscere i diritti per le sue persone in situazioni estreme. Non è possibile, quindi io ritorno e concludo qui, pensare che noi siamo qui come tanti colleghi dicono facendo ginnastica, come dire un po' di teatro della politica mentre a Roma si decide di metterci le mani al collo. Io sinceramente penso che noi dobbiamo fare una riflessione unitaria, abbiamo sentito dei percorsi che sono stati fatti, come le diffide, ma io credo che noi poi ne risponderemo politicamente perché questi tagli ci colpiranno con annessi e connessi su tutti i settori e le persone, i sardi, non capiranno, verranno qui a dire: "Che cosa state facendo, i soldi li vogliamo dalla regione"!
[29 luglio 2010]
di Redazione
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